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"Ho sempre sentito il bisogno di scrivere le mie emozioni, sin da piccola, è come se volessi imprimere la mia vita con forza, gioia, amore, passione, dolore, tutto nero su bianco. Con la nascita di mia figlia ho intensificato, carta e penna sempre a portata di mano, ogni suo gesto, ogni sorriso, la sua prima parola, mi riempivano d'amore e quella felicità la dovevo assolutamente scrivere, le prime lettere a lei e per lei, tutto ciò mi rendeva tranquilla e cosi è stato col dolore, che ad oggi, sono convinta che scriverlo, è stata la mia cura. Poi è arrivato il contratto con una casa editrice, e lì mi sono bloccata, ho annullato tutto, riposto carta e penna in un cassetto per anni, fino a che dentro me, è "ri-esplosa" la voglia, il cuore urlava ciò che l'anima dettava, ed ho riaperto quel cassetto."